Blu zone e dintorni

Pubblicata il 07/03/2016

In merito alle notizie apparse recentemente sulla stampa, con il riconoscimento ufficiale da parte del "Sardinia Blue Zone Osservatorio della longevità" per i Comuni di Arzana, Baunei, Villagrande, Talana e Seulo, vorrei fare alcune precisazioni, al fine di evitare inutili polemiche che non servirebbero a nessuno.
I professori Pes e Poulain che hanno creato l'"Associazione Sardinia Blu Zone Osservatorio della longevità", studiano da ormai quindici anni i paesi dell'Ogliastra e della Barbagia. L'approccio è ovviamente di tipo scientifico statistico e la longevità viene misurata per il tramite di vari indicatori demografici. Il Comune di Perdasdefogu, ha chiesto e instaurato un rapporto di collaborazione con il prof. Pes. Lo scorso anno (19 giugno 2015)  la prima tappa del simposio mondiale della longevità è stata fatto proprio a Perdasdefogu, con la visita tra l'altro alla fam. Melis e a zio Vittorio Palmas.
I dati sulla longevità relativi ad una popolazione hanno ovviamente bisogno di tempo per essere estratti ed elaborati con rigore scientifico perchè possano essere resi confrontabili e utilizzabili.
Il riconoscimento avvenuto per i paesi di Arzana, Baunei, Villagrande, Talana e Seulo è il primo passo di un riconoscimento che su base scientifica riguarderà anche tanti altri paesi dell'Ogliastra e della Barbagia, nel momento in cui i dati saranno valutati.
In questo senso, come dice il prof. Pes, "non c'è nessuna logica di esclusione che viene portata avanti. La zona blu si allargherà inevitabilmente sempre di più." 
Lascio alla riflessione un estratto del libro "Longevità in Sardegna. L'identificazione della Zona Blu dei centenari in Ogliastra " dei prof.ri Pes e Poulain:
"forse per rimuovere l'antica immagine di povertà e abbandono, e sostituirla con quella più gratificante di "terra dei centenari", studiosi dilettanti, appassionati di antichità e ultimamente anche politici locali, imprenditori e perfino speculatori alla ricerca di facili guadagni, hanno cominciato a scavare nella storia passata della Sardegna con la speranza di far riaffiorare le tracce di una presunta salubrità e longevità primeva. Motivazioni inconsce di indole compensatoria sarebbero insomma all'origine della ricerca spasmodica di documenti e testimonianze storiche mirata ad avvalorare l'esistenza di un "primato della longevità" del popolo sardo anche nei tempi antichi. Solo l'avvenire ci dirà se i risultati di queste indagini, per ora insoddisfacenti agli occhi dello studioso imparziale, siano serviti se non altro ad alimentare i sogni collettivi dei sardi in questi tempi d'incertezza."
 
Il sindaco
Mariano Carta

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