Storia del Comune

Il paese di Pau è individuato nell'area geografica denominata “Alta Marmilla”. E' posizionato in una zona sub – pianeggiante del versante orientale rispetto all'intero territorio comunale. Il centro urbano si trova ad un'altezza sul livello del mare pari a 331 metri, mentre le altezze maggiori si hanno nella zona di “Punta su Ventosu” (681 metri) e “Pranu sa Mesa” (731). Il territorio Comunale di Pau si estende per buona parte all'interno del massiccio montuoso del Monte Arci, d'età Plio – Pleistocenica. La posizione strategica, la flora, l'abbondanza di fauna e non ultimi i giacimenti d'ossidiana, hanno contribuito a trasformare l'espandimento lavico in uno dei più importanti centri commerciali della preistoria. La presenza dell'ossidiana costituisce un'esclusiva per la Sardegna. L' abbondanza di tale materiale hanno trasformato il Monte Arci in uno dei rari luoghi d'estrazione e lavorazione, esistenti nell'aria del Mediterraneo. I centri di raccolta censiti sono una decina, un centinaio i centri di lavorazione e circa duecento le stazioni preistoriche. I vari ambienti, concentrati esclusivamente nei versanti meridionali del massiccio, sono individuati per l'abbondanza di residui di lavorazione. Alcuni fanno risalire l'origine del paese di Pau all'epoca romana. Questa tesi è suffragata dai molteplici ritrovamenti in località Bruncu Perda Calloni, Sa Tellura, Su Pitzu e Sa Campana, Santa Pinta, Catzighera, Arruinas, Perda Pastori, di embrici, vasellami e alcune monete, ma soprattutto di tracce di antiche costruzioni riconducibili atale periodo. Il nome stesso del paese di Pau deriverebbe dal latino “Pagus” che significa gruppo di case, villaggio, borgo. Questi ultimi indizi, inducono gli studiosi e ritenere che a monte ci fosse un grosso insediamento “Pau Mannu” nei pressi della chiesa di Santa Pinta, la memoria popolare vuole che tale insediamento sorgesse in località denominata “Su Pizzu De Sa Campana”. Il villaggio è citato già nel Condaghe di Bonarcado ed in vari documenti del Codex Diplomaticus Sardiniae tra cui nell'atto di pace tra Eleonora d'Arborea e Giovanni d'Aragona del 1388. Inoltre compare nel fra le parrocchie di Usellus che nella metà del secolo XIV versano le decime alla Curia Romana e ovviamente anche nella Chorographia sardiniae di G.F. Fara, che è degli anni 1580 – 1589. Fino ad oggi si conoscono nel territorio di Pau l'esistenza di tre Nuraghi, uno di tipo monotorre e trovasi in località “Su Castiu o Spadua” gli altri due di tipo complesso e trovasi nelle località “Arruinas” e “Punta su Nuraxi”. Il territorio è per la maggior parte occupato da pascoli, ma non è difficile individuare anche oliveti, mandorleti, vigneti e zone completamente occupate da ciliegi.

torna all'inizio del contenuto