Il Parco

Il Parco del Gutturu Mannu nasce dalle istanze scaturite dal dibattito e dal confronto sviluppatosi dalla fine degli anni ’90. La precedente perimetrazione (68.000 ha) prevista dalla L.R.31/89 non trovò infatti l’indispensabile assenso delle comunità locali e pertanto, successivamente, si ritenne opportuno far coincidere il perimetro con quello delle Oasi Permanenti di Protezione Faunistica già esistenti (circa 16.000 ettari).
A seguito di adesione volontaria di alcuni comuni confinanti, nuove superfici si sono aggiunte fino ad arrivare al perimetro attuale (19.750 ha), come indicato nella Legge Istitutiva n.20 del 24 Ottobre 2014.
Localizzata nella Sardegna sud-occidentale, quest’area era già stata individuata dal UNESCO all’interno del programma Man and Biosphere.
In particolare il progetto istituiva una rete mondiale di Riserve della Biosfera  ed ad oggi annovera 564 riserve in 109 Paesi in tutto il mondo. L’area del Sulcis era stata scelta da questo programma come riserva del leccio (Quercus ilex) per il mediterraneo.
Più recentemente il WWF Mediterraneo l’ha inserita tra i 10 “Hots spots” di foresta mediterranea più rappresentativi dell’ecoregione mediterranea. Il parco, con i suoi 19.750 ettari, ricade all’interno della Zona di Conservazione Speciale ITB 041105 “Foresta di Monte Arcosu” di circa 30 mila ettari.
Essere compreso all’interno della Rete Natura 2000 significa per il parco di Gutturu Mannu far parte del principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità; una grande opportunità per la promozione di un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione delle risorse naturali all’interno di un approccio ecosistemico.
E’ questa la foresta di sclerofille più estesa di tutta l’area mediterranea, caratterizzata da una continuità fisionomico-strutturale della vegetazione senza soluzione di continuità. La componente floristica appare ben rappresentata con oltre 600 taxa ed oltre 50 specie endemiche.
Al suo interno trovano rifugio alcune specie endemiche di importante valenza zoogeografica quali il nucleo più numeroso di Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus) presente in Sardegna (e quindi nel mondo), il Geotritone dell’Iglesiente (Atylodes genei), il Gatto selvatico (Felis silvestris var. libyca) e l’Astore (Accipiter gentilis arrigonii) endemismo sardo-corso inserito nell’Allegato1 della Direttiva 91/244/CEE. 
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